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Le edicole – si sarà capito – esercitano su di noi un fascino particolare. Per questo quando abbiamo saputo che a Milano, un piccolo chiosco liberty affacciato sulla Darsena del Naviglio stava per essere recuperato con un processo artistico, abbiamo subito avuto il desiderio di saperne di più.

Il progetto in questione si chiama Edicola Radetzky e gli autori sono i ragazzi di Progetto Città Ideale, ovvero i tre artisti Stefano Serusi, Fiorella Fontana e Mirko Canesi, che dedicano la gran parte della loro attività artistica proprio ad un lavoro site specific sui luoghi della città di Milano che rimetta in gioco storia e memoria in un processo di ridefinizione dello spazio pubblico.

Edicola Radetzky è l’ultimo approdo di Progetto Città Ideale, che ha Cantieri Radetzky
avuto la lungimirante intuizione di partecipare ad un bando del Consiglio di Zona 6 di Milano che assegnava la minuscola quanto stupenda edicola per farne uno spazio espositivo e culturale. Due metri quadrati pensati come occasione per innescare dei processi all’esterno, con la possibilità di sfruttare lo spazio circostante e di coinvolgere tutta la zona in progetti di workshop e azione collettiva.

Un’intuizione premiata, dato che il bando è stato vinto e l’entusiasmo suscitato dall’iniziativa è stato subito palpabile. I lavori di restauro dello spazio sono stati occasione per attivare gli artisti e la cittadinanza con un processo che agisse sulla poesia del divenire. E “Cantieri Radetzky” è stato un festival artistico di possibilità pronte a concretizzarsi.

Poi finalmente l’edicola ha aperto i battenti lo scorso 23 aprile con l’installazione “L’imperatore era un L'imperatore era un vecchiovecchio” di Daniele Carpi, il primo di una serie di progetti sotto la direzione artistica di Andrea Lacarpia, che in questo e nei prossimi mesi renderanno l’edicola un tempietto per la rappresentazione dell’altrove.

Ci conforta sapere che non siamo i soli ad aver diretto, seppur attraverso un processo completamente diverso, la nostra attività alla ricostruzione artistica di un pezzo di archeologia urbana a cui la gente continua ad essere profondamente legata.

Anche per questo, in occasione del nostro evento “Un anno di Emergenze” all’ex fornace del Naviglio Pavese, a pochi metri da Edicola Radetzky, abbiamo voluto incontrare ed intervistare Stefano Serusi, uno dei fondatori e animatori di Progetto Città Ideale.

Qui sotto alleghiamo qualche estratto della chiacchierata.

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