CONDIVIDI

di Luca Mikolajczak

Quella dannata automobile, ho imprecato tra me e me in un primo momento. Eppure no, la devo ringraziare perché è proprio grazie a quel mastodontico suv guidato con impaccio da un figura esile che, addossato al muro di Via del Pozzo, ho potuto scorgere una targa altrimenti destinata al più bieco disinteresse:

In questa casa Giuseppe Neri matematico insigne del suo tempo ospitò Galileo Galilei venuto nel 1618 in Perugia per conoscerlo e studiare insieme i grandi problemi dell’universo.

La seduta dal parrucchiere che domina Viale Indipendenza, appena una manciata di metri più avanti, è stata permeata da elucubrazioni che mi hanno fatto preferire alle chiassose vicende di una starlette qualunque, osannate dal mio Edward mani di forbice, i film che la mia mente contorta mi proiettava.

E ovviamente protagonista eri tu, forse inconsapevole padre della scienza moderna, celebrato da tutti i sussidiari scolastici quasi come tributo ad un intelletto zittito da chi doveva pensare alle cose del cielo e invece era fin troppo ancorato agli affari terreni.

Tu che hai sondato le idiosincrasie della mente umana e hai conosciuto la partecipazione entusiastica e la chiusura dogmatica, il guizzo della curiosità e la più sordida malcelata ipocrisia.

Tu che non volevi più accettare la frottole condivise ormai con inerte sudditanza ad un potere in fondo comodo a tanti, troppi… non è vero che il sole ruota intorno alla terra, è evidente, ora ve lo dimostro con prove concrete e lo faccio nella lingua volgare, cosicché tutti lo possiate intendere.

Tu che hai colto, prima di altri, una drammatica e ineludibile certezza: la piccolezza della condizione umana, la sua intrinseca imperfezione rispetto all’immensità dello spazio.

Tu che fino in fondo hai cercato di far valere il rispetto della natura sull’ossequio timoroso, la fede nella semplicità delle sue leggi sulla decifrazione magica degli sciamani.

Tu che con coraggio e testarda ingenuità hai lottato per ribaltare un ipse dixit anacronistico con l’arma mite del dialogo, tu, caro mio Galileo, hai visto piegare la tua utopia, costretto dal papa che credevi tuo amico, Urbano VIII, alla peggiore delle umiliazioni: abiurare tutto il lavoro di una vita, rinnegare te stesso.

Non so se hai accettato per stanchezza, per quieto vivere o perché travolto dalla più grande delle paure, quella che nemmeno il più pragmatico dei pragmatici e il più lucido fra gli scienziati può vincere, la paura della morte.

Ma non te ne faccio una colpa, anzi, forse ti stimo ancora di più, perché hai dimostrato che poco può un uomo di fronte alla cecità di chi non vuole vedere e, come un soldato solitario che ha combattuto per la patria della libertà, ti sei arreso quando ti sei visto circondato da una falange di oplitica ottusità.

Mi chiedo dunque come nel 1618 l’Acropoli, medievale nell’impianto urbano quanto nella mentalità, ti abbia accolto: un pazzo, un nemico, un eretico nella terra di santi e papi? O invece un genio, un liberatore, un incauto benefattore?

Non lo so.

Quattro secoli sono passati dal passaggio in visita del tuo amico matematico, ma la civitas, oggi come allora, avverte il bisogno di una voce limpida, capace di insegnare il rigore e l’umiltà, il senso della bellezza e l’entusiasmo per la scoperta.

Tornaci a trovare, Galileo.

Mentre divago così, il parrucchiere con gesto trionfante mi slega l’asciugamano, et voilà, dice, come nuovo.

Un ragazzo si affretta a prendere posto e chiede un taglio “basta che sia hipster”.

Affrettati Galileo a togliere il velo che ci offusca la vista.

Un commento su “Tornaci a trovare, Galileo: Perugia ha di nuovo bisogno di te

  1. Luca, il tuo articolo e’ bellissimo. Oltre questo, pero’ e’ anche moooooolto in linea con il PREMIO VITTORIO GORINI PER LA FOLLIA CREATRICE, che si svolgera’ a Perugia il 12 settembre. Gorini e Galileo avevano molto in comune. Mi piacerebbe invitarti a partecipare, come concorrente, leggendo questo tuo pezzo. Contattami. Angelo, presidente, associazione libero pensatore

Lascia un commento

La tua mail non verrà pubblicata, * campi obbligatori