Riflettendo e rileggendo gli scritti che vengono qui ripubblicati, mi accorgo che la seconda vita di Paolo Vinti, performer e interlocutore fisso delle serate perugine, sia stata altrettanto o più interessante della prima. L’ostentato ottimismo, lo stile nominale, i riferimenti a luoghi distantissimi come fossero sotto casa, sono una forma di resistenza, di orgogliosa rivendicazione di una scelta di campo, il rifiuto del ripiegamento e della rassegnazione. In una maniera tutta sua, Paolo ha fatto propria la riflessione di Antonio Gramsci: «Tutta questa vita mi ha rinsaldato il carattere. Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio».
Roberto Monicchia
La verità astratta è una pubblicazione composita che ripropone in versione fedele all’originale 41 giornali ideati, pubblicati e distribuiti personalmente da Paolo Vinti, accompagnati da un libricino di testi inediti di Roberto Monicchia (compagno di strada di Paolo nella fase della militanza in Democrazia Proletaria), Antonio Brizioli (fondatore di Emergenze e Edicola 518), Renata Rosetti (poetessa che ha scritto su molti dei giornali in questione).
Molto più che un tributo al militante, oratore, poeta e filosofo di strada che ha animato Perugia con i suoi gesti e i suoi pensieri: la rivendicazione della necessità di un’editoria militante, dove il poetico e il politico, la forma e il contenuto, siano al reciproco servizio.