Delle figure retoriche hai di certo sentito parlare e il termine metafora non dovrebbe esserti del tutto estraneo. Se poi hai mai detto frasi come «non ti dico che giornata» o «è un secolo che non ci vediamo», ti è sicuramente chiaro ciò di cui stiamo parlando. Ma se parlare per figure retoriche è un’abitudine comune, il saperle riconoscere, classificarle, interpretarle e sfruttarle consapevolmente può essere meno semplice. Eppure è necessario, e non soltanto per comprendere l’ardua ascesa al Paradiso di Dante, ma soprattutto perché sono uno strumento indispensabile per poter leggere la realtà. Di figure retoriche, infatti, siamo circondati, e lo noterai già in questa guida, piena di frasi già sentite e immagini già viste. Cicero è una guida rapida, illustrata, puoi sfogliarla velocemente o analizzarla attentamente. Puoi cercare quella figura di cui ti sfugge il nome o soffermarti sulla classificazione alla quale appartiene. Per imparare a riconoscerle, non dovrai fare altro che inserire e adattare le informazioni di questo manuale alla realtà di tutti i giorni. Cicero è anche un pittogramma coi capelli scuri e i pantaloni, un Cicerone per antonomasia, ma anche un attore, un illusionista e un gran buffone! Lo trovi in ogni pagina, sempre pronto a interpretare l’etimologia delle figure retoriche.