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Lezioni di Anarchia vol.1 (ristampa) + vol.2

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In occasione del lancio della prima ristampa di Lezioni di Anarchia vol.1 offriamo i due volumi ad un prezzo d’eccezione.

Sul vol.1: L’anarchia è un sapere polifonico, plurale, ricco e soprattutto estremamente attuale. Così abbiamo pensato che questo fitto insieme di pratiche e teorie potesse contenere gli strumenti per affrontare (non dico risolvere!) le urgenti questioni di un presente sempre più diffusamente avvertito come insoddisfacente. Viviamo un tempo ricco di licenze e povero di libertà, in cui tutto si può comprare, anche il diritto di “essere contro”, purché si abdichi in partenza alla pretesa di rimettere in discussione il nostro modo di pensare e vivere con gli altri. Abbiamo pensato che la nostra piazza (un bel giardino all’aperto di fronte a Edicola 518, con una deliziosa fontana) potesse essere il luogo giusto per sottrarsi ai ritmi accelerati della contemporaneità e fermarsi a dibattere sui grandi temi della vita di ciascuno, rinunciando ad ogni sapere pregresso e provando a tornare alla radice: per capire i processi storici e mettere tutto in discussione. Siamo partiti da 4 tematiche che più di tutte riguardano le nostre vite e tormentano la nostra quotidianità ed abbiamo scelto di affidarne ciascuna ad un modesto professore. Modesto perché privo di verità e carico di dubbi da condividere. Il lavoro a Stefano Boni, l’educazione a Francesco Codello, l’autogestione a Toni Senta e la democrazia a Lorenzo Pezzica. Con loro abbiamo intrapreso quattro discorsi belli e articolati, proseguiti in dialoghi a cena, dopo cena e nei mesi successivi. Le sbobinature degli incontri hanno fornito la base a questo testo, che si arricchisce di apparati, approfondimenti, bibliografie e annotazioni aggiunte nei mesi successivi. Per più di anno questo è stato il nostro quaderno. Ora lo condividiamo con voi perché possiate aggiungere i vostri appunti.

Sul vol.2: In un’epoca di progressivo restringimento delle libertà personali e sociali, in cui in nome dell’emergenza del giorno s’impongono il congelamento dell’attività politica e l’annichilimento di ogni convivialità, l’anarchia è l’unico strumento ancora in grado di progettare spazi di autonomia. Che siano mercati, piazze, movimenti, software o semplicemente librerie: gli unici luoghi che rompono il conformismo dei tempi sono quelli costruiti sulla regola del “né obbedire né comandare”. Nel solito giardino di fronte a Edicola 518, davanti alla solita fontana, ne abbiamo parlato incrociando competenze diversificate e saperi multiformi. Carlo Milani (hacker) e Ray Lorenzo (architetto) hanno  stretto un’impensabile alleanza chiamata “Città reali e città virtuali”. Stefano Boni ci ha illustrato la sua nozione di Stato a partire dai concetti spaziali di orizzontalità e verticalità. Piergiorgio Giacchè e Goffredo Fofi hanno dibattuto sul senso della “disobbedienza civile”, invitandoci a mettere in campo – oggi più che mai – pensieri critici che sviluppino azioni urgenti. Infine, con Carlo Milani (di nuovo) e Agnese Trocchi (per la prima volta), venuti in rappresentanza del gruppo hacker C.I.R.C.E., abbiamo giocato a progettare nuove tecnologie conviviali, schiudendo lo sguardo su utopie possibili e praticabili. Il percorso di “Lezioni di Anarchia”, dopo decine di presentazioni, dibattiti e riflessioni, a Perugia e in giro per l’Italia, trova forma in un secondo volume dal titolo “Spazio e Anarchia”: richiamandoci all’urgenza di proteggere (dove esistono), creare (dove non esistono), moltiplicare (in ogni caso) gli spazi di azione autonoma dentro un mondo che anarchico non è. Rinunciando all’ingenuità ma anche alla speranza: perché la ribellione è un fatto istintivo, mentre l’anarchia è una mera questione progettuale.