Per cambiare il mondo abbiamo bisogno di godere, risvegliare desideri, smetterla di accontentarci di una vita a malapena soddisfacente… In due parole: stare bene. È questa la strategia che adrienne maree brown affronta in Pleasure Activism, per distruggere il falso mito secondo il quale l’impegno politico è un compito triste, sfiancante e faticoso. In questa sorta di vero e proprio manuale di anti-mindfulness, brown si accompagna alle riflessioni di pensatrici come Audre Lorde, Toni Cade Bambara, Joan Morgan e Ingrid LaFleur, per attingere alla tradizione del Femminismo Nero e dispiegare una varietà di argomenti – lavoro sessuale, genere, trauma, politiche del corpo, scrittura, sex toys – capaci di dare forma a una nuova narrazione della politica come strumento di piacere, e del piacere come dimensione fondamentale dell’esistenza. E in questo modo, coltivare il binomio gioia & rivoluzione come principio guida delle nostre vite di tutti i giorni.