Remo Bianco / Raymond Hains

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25 x 20 cm

158 pp.

Questo volume è stato pubblicato in accompagnamento alla mostra “Remo Bianco/Raymond Hains”, allestita presso la Galleria Tommaso Calabro dal 14 dicembre 2021 al 26 febbraio 2022. L’esposizione poneva per la prima volta in dialogo due artisti che furono protagonisti della scena artistica del secondo Novecento, a cavallo tra Milano, Parigi e Venezia: Remo Bianco (1922–1988) e Raymond Hains (1926–2005).

Raymond Hains è stato uno degli artisti francesi più importanti del dopoguerra, membro fondatore del Nouveau Réalisme, divenuto celebre per i suoi manifesti strappati (i décollage e gli affiches lacerées). Celebrato già in vita nei più importanti musei francesi e alla Biennale di Venezia, ammaliò il mondo dell’arte con le sue capriole linguistiche e quei suoi voli pindarici che connettevano, con infinita cultura e sagace ironia, luoghi, situazioni e immagini inaspettate. Il milanese Remo Bianco fu un’artista meno compreso, e solo di recente riscoperto dopo la grande mostra monografica organizzata nel 2019 al Museo del Novecento di Milano. Conosciuto per i suoi Tableaux dorés, Bianco fu uno dei primi artisti in Italia a sperimentare con materiali innovativi (dal plexiglass alla neve artificiale, dalla gomma agli objets trouvés), a dedicarsi alla performance e a portare la realtà dentro l’arte.