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di Sara Datturi

Poesia di vita, note di allegria e goia che forse non avevo mai provato così intense come adesso. Dentro di me il mistero unico dell’esistenza, una persona che cresce e vive insieme, due cuori che battono costanti, quotidianità che assume improvvisamente un’importanza enorme. Essere responsabili di un’altra vita, prendersi cura istintivamente di quello che sarà ma già è mia figlia, nostra figlia. Portare in se una nuova vita è un onore, una metamorfosi di emozioni, instinti, che non è semplice decifrare. È una scoperta giornaliera, è luce ed energia. Grazie a lei sto imparando il lento e naturale ascolto del mio corpo, mi riscopro lasciandomi andare ad istinti, a bisogni di due persone che vivono insieme. È amore e gioia allo stato puro, ogni azione, emozione che faccio e provo la sente anche lei, che lentamente ma costantemente cresce, si sviluppa… inizia a sentire e percepire. Mi piace portarla in piscina, un elemento che è parte già di lei, come dei suoi genitori, a lei che ha già visto i fondali marini… mi piace portarla in giro per questa città imperiale, contradditoria, di una bellezza infinita.
Ieri abbiamo guardato le nuvole del cielo, un cielo dominato di azzurro e insieme abbiamo creato animali nuovi, e passati. Le ho raccontato di Pometo, dei suoi bisnonni, che quando la mamma era piccola avevano i conigli, le anatre, le galline… e un grande spazio verde dove coltivavano tanti vegetali oltre che l’uva. Cerco di assecondare le sue voglie culinarie, ed è un’esperienza biologica umana insieme, ironica e divertente, anche se a volte non sempre piacevole. Da amante della verdura e frutta che sono, anche lei lo è, ma non il pesce non le garba, e le piace il prosciutto e anche la carne, un interessante rientro per una mamma che è stata vegetariana per tanti anni. Al momento la fase dello zucchero e dolci non è di suo gradimento, insieme ai funghi, all’odore di vino, birra, sigaretta ebbene si anche del caffè. Invece il saporito si, ci piace.
Alla nostra Noura piace coccolarsi insieme alla mamma e al papà che adesso è al Cairo, e a tutte due manca tanto. Le parlo del suo papà anche se so già che lo conosce, sente il sentimento di affetto infinito che ci lega, lei è il risultato di semplice puro amore e non c’è sono bisogno di tante spiegazioni, di parole, noi siamo così, naturalmente portati ad essere vicini, un nucleo vitale di tre. Noura tifa già per il Napoli, ed è cuoriosa. Me la immagino bella come il suo papà con questo sguardo sornione, occhi verdi, allegra, intelligente, sensibile, generosa.
Con questo scritto bimba mia e del mondo, amore della vita mia, volevo ringraziarti per questa avventura che stiamo vivendo insieme, per la dolcezza e amore che mi stai donando… grazie a te e con te sto diventando ancora di più se si può dolce, affettuosa, desiderosa di dare e ricevere affetto.
A te che già emani luce
Creatura nostra
Turbine d’amore
Semplice specchio
Del mistero dell’esistere
A te che sei battito del mio cuore
A te guerriera del vivere
Ti stringo in questo abbraccio vitale
Infinito

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