CONDIVIDI

di Alice Kiddo

Stavo firmando sotto la data 14 novembre 2015 con il mio nome e cognome: Piergiorgio Moretti, ed è comparso il volto di una ragazza sul mio cellulare. “Michelle – ma belle! Sto chiudendo l’accordo per la pensione integrativa. Ti chiamo dopo. Je t’embrasse.”  Ho compiuto da poco ventotto anni. Sesso: M. Tipo di istruzione: laurea magistrale. Tipo di lavoratore: ingegnere. Il mio stipendio è cinquecentoventi netti al mese. Numero di mensilità dodici. Se sto male mi attacco. A settembre 2059 la mia pensione statale sarà 6.800 euro all’anno, a causa di questa mia futura povertà ho dovuto aprire un fondo pensione finanziato dai miei genitori. Ho pensato che sarebbe stata un’ottima cosa da dire a cena ad una ragazza. Un reddito sicuro rende desiderabile anche l’uomo più sciatto. Però, in caso di mia morte, non darò il diritto a una reversibilità corposa come quella di un dipendente statale. Dipendenti statali che nell’epoca post-Brunetta vengono salvaguardati più della vacca in India! Ma ora ho fretta, non ho tempo di pensare ai loro privilegi. Non ho tempo di esaminare quanto le vacche blocchino la circolazione veloce nelle strade del sistema Italia. Mi aspetta la mia parigina.

Io e Michelle ci siamo conosciuti in Erasmus. Splendente francese con i capelli profumati di vaniglia occhieggiava nella festa. Non sapevo proprio come attraccarla e così ho provato con il metodo-Country (il Country, lo spiegherò per chi non è umbro, è un rinomato locale notturno dove i giovani maschi cercano moglie). Nella fase uno del metodo-Country c’è la circumnavigazione dell’obiettivo fino all’avvicinamento e alla richiesta del nome. Subito dopo scatta la fase due, che consiste nel mettere una mano sulla natica della donna. Nel 99,9% dei casi l’obiettivo si dilegua. Conseguentemente il maschio umbro rimane zitello fino a tardissima età e la femmina si accoppia con partner di altra provenienza. Questo metodo l’ho provato con Michelle, e lei invece è stranamente rimasta. Ricordo che le luci della discoteca si accavallarono con il riso all’uscita della chiesa. Un matrimonio italo-francese era quanto di più meraviglioso potessi immaginare per il mio futuro. Solo dopo avrei scoperto il delirio in cui vive la famiglia tradizionale francese. Infatti chiusi io la relazione, a causa della sua richiesta di usare su di me uno strap-on. Rimane fra di noi grande affetto, da parte mia scevro di un qualsiasi interesse sessuale.

Video-richiamo Michelle. Carina, seppure nel pigiama mattutino. Mi chiede se ho visto l’e-mail che ha mandato ieri alle 1:50. No, le dico, ieri dormivo e stamattina avevo appuntamento per la pensione integrativa. Accenno a questa, ma mi blocca. Vuole parlare lei. Come sempre i miei argomenti valgono meno dei suoi. Dice che devo prenotare il primo volo per raggiungerla. Michelle, come tutte le femmine del creato, vive di cicli. Durante la fase autunnale ha un ritorno di passione per me. Quest’anno come ogni anno, ormai da quattro anni.

Forse l’idea di una Parigi troppo pericolosa, forse l’immagine di un cinturone fra di noi, fanno scattare la truffa! Fingo che non ci sia rete e chiudo la video-conversazione. La mia famiglia sarà una famiglia naturale. Composta da un marito, una moglie, un figlio e una figlia. E non da me, lei e uno strap-on.

gatti kiddo

Clicca qui per leggere anche il mio precedente intervento in difesa della famiglia tradizionale.

Lascia un commento

La tua mail non verrà pubblicata, * campi obbligatori